I Documenti degli organismi statutari
22/09/2023

Ccnl 2019/2021: lo stato dell'arte della trattativa alla Direzione Nazionale Anaao. Il documento finale

scarica il documento in pdf

La Direzione Nazionale Anaao Assomed, riunita a Roma il 22 settembre 2023, approva la relazione introduttiva del Segretario Nazionale.

In un contesto storico politico ed economico unico, tra inflazione galoppante, perdita del potere di acquisto, guerre, transizione energetica, ondate migratorie e complesse politiche di bilancio, la sanita italiana è stata indicata come una delle priorità della manovra finanziaria 2024, anzi uno dei suoi “pilastri”, secondo il Ministro dell’Economia e Finanze.

Il tema sanità sfonda così il tetto di cristallo per rientrare a pieno titolo nella agenda della politica. Merito della diffusa insoddisfazione dei cittadini, che nessun Governo, può ancora fingere di non vedere, ma anche delle iniziative delle Organizzazioni Sindacali della dirigenza sanitaria, Anaao in testa, che da nove mesi, riprendendo parole d’ordine mai dismesse, stanno attraversando piazze e media per denunciare che il diritto costituzionale alla salute viene ogni giorno negato in favore di una “privatocrazia” che ne affida la esigibilità al reddito. Se la crisi della sanità pubblica, sottofinanziata al punto da finire in ultima posizione tra i paesi del G7, arriva finalmente in Parlamento, la sua declinazione nella legge finanziaria è ancora da scrivere. Prima di dichiarare che siamo di fronte a un’inversione di rotta, occorre aspettare che alle parole seguano i fatti.

In tale contesto emergono chiare le richieste di un’intera classe medica, ormai in ritirata strategica dagli ospedali, che attraverso blocchi e tagli ha pagato un alto prezzo al risanamento dei conti pubblici, in termini di valore assoluto, potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, riduzione e precarizzazione della occupazione, peggioramento delle condizioni di lavoro. La riduzione del carico fiscale sul lavoro è atto dovuto, in considerazione anche di quanto fatto per il lavoro privato, insieme con interventi legislativi quali modifiche del Dlgs 502/92 e depenalizzazione dell’atto medico, e un deciso incremento della spesa pubblica che la porti almeno alla media dei paesi europei con i quali ci confrontiamo. Come già richiesto dalle stesse Regioni “Occorre un finanziamento eccezionale al fine di salvaguardare gli equilibri del sistema sanitario nazionale”, stante il perdurare di una fase eccezionale e non ordinaria della “Sanità”. La gravita della situazione sanitaria nel nostro Paese trova un simbolo nella frustrazione e insoddisfazione del personale del SSN, numericamente carente, demotivato, stressato, sottopagato ed oberato di attività già in tempi normali, cui la emergenza pandemica ha dato solo il colpo di grazia. Il SSN finora si è sostenuto sul sacrificio di medici e dirigenti sanitari. E le Regioni, almeno quelle che hanno garantito i LEA, lo hanno fatto a spese dei professionisti, delle loro ferie, delle loro risorse accessorie, dell’abuso del loro orario di lavoro. Servono risorse dedicate. Non capirlo significa continuare a seminare vento e preparare la fine nell’abbandono di una grande conquista civile e sociale.

In questo critico contesto si colloca il rinnovo di un contratto di lavoro scaduto da due anni. senza che nemmeno sia all’ordine del giorno il finanziamento del successivo.

La Direzione Nazionale, analizzato lo stato della trattativa in corso, esprime apprezzamento per il comportamento della delegazione trattante e ritiene imprescindibile continuare in una pressante e decisa azione di rivendicazione di migliori condizioni di lavoro per i dirigenti medici, sanitari e veterinari.

Il CCNL in discussione deve essere l’occasione per affermare il diritto dei professionisti al riconoscimento, non solo economico, del loro lavoro, insieme con la valorizzazione e salvaguardia di un tempo di vita non barattabile. La discussione ha già segnato dei punti di vantaggio in merito alla riduzione del numero dei turni notturni e festivi, alla abolizione del lavoro in sedi esterne, alla abolizione della ambiguità di locuzioni quali “di norma” e “di regola” per rendere esigibile il contratto.

Nel riconoscere il valore dei passi avanti fatti nella trattativa, a conferma di chiari miglioramenti dell’attuale impianto contrattuale, la Direzione ritiene, tuttavia, che restano ancora alcuni, non marginali, nodi irrisolti.

Primo tra tutti l’orario di lavoro, per il quale si considera di assoluta importanza il riconoscimento, con la retribuzione o come riposo compensativo, delle ore lavorate in eccedenza al debito contrattuale, una media di 300 per anno per medico/dirigente sanitario, per troppi anni considerate alla stregua di un obbligo non degno di alcuna compensazione. Soprattutto oggi, soprattutto in questo contesto, soprattutto in questo momento storico non si può più derogare al riconoscimento per tutti i dirigenti medici sanitaria, veterinari, del valore del tempo, quel tempo di fatto diventato la seconda moneta in ordine di richiesta. Non si può più derogare al diritto di decidere del proprio tempo, questione tanto più urgente quanto più si consolida la ondata delle donne mediche, un processo sociale non neutro rispetto ai modelli organizzativi.

Se il peggior contratto è quello non applicato, occorre ricordare che i contratti esistono per essere firmati. Ma non a tutti i costi. In ogni negoziazione si arriva a un momento di sintesi e siamo vicini a quel momento se diventa condivisa tra le parti la necessità di investire sul lavoro dei professionisti, ai quali riconoscere un nuovo ruolo nella governance dei sistemi sanitari, anche attraverso una rivisitazione di uno stato giuridico troppo appiattito su quello del pubblico impiego.

 

Altri articoli

Segreteria Nazionale sede di Roma
Via San Martino della Battaglia, 31 - 00185 ROMA
Telefono 064245741 - Fax 0648903523
segreteria.nazionale@anaao.it - segreteria.nazionale@anaao.postecert.it