La Corte Costituzionale, respingendo in toto le richieste della Regione, ha sottolineato come, "anche successivamente al previsto triennio di conclusione dell’originario piano di rientro resta ferma l’esigenza dell’intervento sostitutivo dello Stato in relazione agli obiettivi non ancora raggiunti da parte della Regione: intervento finalizzato ad assicurare, oltre che l’unità economica della Repubblica, i livelli essenziali delle prestazioni concernenti il diritto fondamentale alla salute".