No al riconoscimento del rapporto di lavoro, si ad equo indennizzo
Il Tribunale di Ferrara ha dichiarato il diritto alla percezione di equo indennizzo per attività antigiuridica dello Stato derivante dal mancato tempestivo recepimento della direttiva 93/16/CEE. Il ricorso era stato patrocinato dall’Anaao Assomed ed aveva ad oggetto l’accertamento del rapporto di lavoro subordinato dei medici specializzandi e la rispettiva condanna al pagamento delle differenze retributive; in subordine l’equo indennizzo. Il Tribunale, pur rigettando la domanda principale sul presupposto di diritto che l’attività dei medici iscritti alle Scuole di specializzazione Universitarie non possa inquadrarsi nell’ambito di un rapporto di lavoro subordinato, difettando il nesso di corrispettività tra le prestazioni dello specializzando e gli emolumenti percepiti, ha riconosciuto in capo ai ricorrenti (ferma restando la prescrizione decennale) il diritto all’equo indennizzo per attività non antigiuridica dello Stato cagionata dal tardivo recepimento nell’ordinamento nazionale della direttiva comunitaria 93/16/CEE.